Lezione 3 – 3 aprile 2024


ἐγὼ γάρ, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι, ἄλλην μὲν ἀρχὴν οὐδεμίαν πώποτε ἦρξα ἐν τῇ πόλει, ἐβούλευσα δέ· καὶ ἔτυχεν ἡμῶν ἡ φυλὴ Ἀντιοχὶς πρυτανεύουσα ὅτε ὑμεῖς τοὺς δέκα στρατηγοὺς τοὺς οὐκ ἀνελομένους τοὺς ἐκ τῆς ναυμαχίας ἐβουλεύσασθε ἁθρόους κρίνειν, παρανόμως, ὡς ἐν τῷ ὑστέρῳ χρόνῳ πᾶσιν ὑμῖν ἔδοξεν. τότ’ ἐγὼ μόνος τῶν πρυτάνεων ἠναντιώθην ὑμῖν μηδὲν ποιεῖν παρὰ τοὺς νόμους καὶ ἐναντία ἐψηφισάμην· […] μετὰ τοῦ νόμου καὶ τοῦ δικαίου ᾤμην μᾶλλόν με δεῖν διακινδυνεύειν ἢ μεθ’ ὑμῶν γενέσθαι μὴ δίκαια βουλευομένων, φοβηθέντα δεσμὸν ἢ θάνατον.


Io, Ateniesi, non ho mai ricoperto cariche nella città, se non una volta quando feci parte del Consiglio: alla nostra tribù Antiochide toccò la pritania proprio quando voi decideste di giudicare insieme i dieci strateghi che non avevano recuperato i morti e i naufraghi della battaglia navale, e ciò illegalmente, come in seguito riconosceste tutti. Allora solo io dei pritani mi opposi al vostro operato contro la legge e votai contro. […] Credetti di dover correre un pericolo stando dalla parte della legge e della giustizia, piuttosto che essere dalla vostra parte e prendere una decisione ingiusta per paura del carcere o della morte.

Immaginiamo per un attimo di non sapere molto del passo dell’Apologia. Come possiamo orientarci in un testo come questo?

Proviamo a seguire il vademecum che abbiamo visto nelle lezioni precedenti.

1. Leggiamo e rileggiamo il testo

2. Evidenziamo i verbi

Alcune indicazioni:

per riconoscere i verbi è molto utile (I) conoscere (a) le radici semantiche e (b) le terminazioni/desinenze verbali;

possiamo però anche procedere (II) per esclusione, eliminando (c) il soggetto e i complementi diretti (l’oggetto, che insieme al soggetto è spesso accompagnato dall’articolo), (d) i complementi indiretti (i nessi preposizione + sostantivo) e (e) gli avverbi

È importante distinguere le forme di modo finito da quelle di modo indefinito (infinito e participio): le seconde, infatti, non possono avere una vera e propria funzione strutturale nella sintassi del discorso.

Ecco come risulta il nostro passo se evidenziamo i verbi:

Ecco invece come risultato il nostro passo se distinguiamo le forme verbali finite da quelle indefinite:

3. Passiamo ora a evidenziare i connettivi sintattici (le congiunzioni subordinanti in rosso e quelle coordinanti in blu)

Alcune indicazioni:

le congiunzioni subordinanti introducono sempre una forma verbale, quindi può essere utile associarle (almeno mentalmente) al verbo che introducono; le congiunzioni coordinanti sono meno facili da riconoscere perché le si usa anche solo per unire sostantivi o aggettivi (“un libro vecchio e impolverato”).

4. Ora possiamo mettere a fuoco la struttura di ogni periodo (che può essere composto da più proposizioni), evidenziando in particolare la proposizione reggente.

Per questa parte del nostro lavoro possiamo pensare anche a delle soluzioni grafiche come questa (nella quale abbiamo rappresentato i primi due periodi del testo di Platone):

5. Ora possiamo dare una prima traduzione orientativa, sulla quale si può poi ritornare per metterla a punto più avanti (ad esempio dopo che la comprensione migliore del passo del suo insieme ci abbia permesso di cogliere sfumature che non avevamo considerato inizialmente); in questa fase è importante lasciare aperte più opzioni, sia di resa sia di interpretazione di singoli elementi (vocaboli, verbi e così via).

6. Possiamo procedere infine alla traduzione definitiva.


  • abbiamo trasformato una principale enunciativa (“Secondo Platone l’uomo è X”) in una subordinata (“Platone ritiene che l’uomo sia X), il che in greco può essere espresso sia con un’infinitiva sia con una dichiarativa

  • abbiamo trasformato una proposizione di forma attiva in una di forma passiva e viceversa (nella prossima lezione vedremo un’ulteriore variazione che si può avere in greco, ovvero la differenza fra costruzione personale e costruzione impersonale)

Per un approfondimento sulla differenza fra posizione attributiva e posizione predicativa possiamo fare riferimento a questa pagina.


L’argomento che introduciamo oggi è il participio, che in greco rappresenta uno strumento espressivo estremamente versatile e anche per questo molto comune.

Per incominciare ad affrontare l’argomento iniziamo da questa pagina, dove possiamo trovare tutte le informazioni essenziali sulla morfologia e sulla sintassi del participio, ovvero su come si forma e su come si usa.