Il pronome relativo

Il pronome relativo

SingolareMaschileFemminileNeutro
Nὅς
Gοὗἧςοὗ
D
Aὅνἥν
PluraleMaschileFemminileNeutro
Nοἵαἵ
Gὧν
Dοἷςαἷςοἷς
Aοὕςἅς
DualeMaschileFemminileNeutro
NA
GDοἷναἷνοἷν

Note

  • Il pronome relativo può unirsi all’enclitica περ: ὅσπερ, ἥπερ, ὅπερ.

I pronomi τίς/τις: interrogativo e indefinito

Il pronome interrogativo τίς, τί (“chi?” “che cosa?”) differisce dal pronome indefinito τις, τι (“qualcuno”, “qualcosa”, “taluno”, “un certo”, “uno”) unicamente per l’accento. Il primo è infatti sempre accentato (nella frase mantiene costantemente l’accento acuto e nelle forme bisillabiche è parossitono), il secondo invece obbedisce alle norme che regolano l’accentazione delle enclitiche (nelle forme bisillabiche, se necessario, esso è ossitono).

Il pronome interrogativo τίς

SingolareMaschile e femminileNeutro
Nτίςτί
Gτίνος
τοῦ
Dτίνι
τῷ
Nτίνατί
PluraleMaschile e femminileNeutro
Nτίνεςτίνα
Gτίνων
Dτίσι(ν)
Aτίναςτίνα
Duale 
NAτίνε
GDτίνοιν

Il pronome  indefinito τις

SingolareMaschile e femminileNeutro
Nτιςτι
Gτινος
του
Dτινι
τῳ
Nτινατι
PluraleMaschile e femminileNeutro
Nτινεςτινα
Gτινων
Dτισι(ν)
Aτιναςτινα
Duale 
NAτινε
GDτινοιν

Il pronome relativo-indefinito ὅστις, ἥτις, ὅτι

Il pronome relativo-indefinito ὅστις, ἥτις, ὅτι nasce dall’unione del pronome relativo e del pronome indefinito. Esso ha principalmente tre valori: (i) relativo semplice, (ii) pronome interrogativo (“chi”, “che cosa”, soprattutto nelle interrogative indirette), relativo indefinito (“chiunque”, “qualunque cosa”).

SingolareMaschileFemminileNeutro
Nὅστιςἥτιςὅτι
Gοὗτινος
ὅτου
ἧστινοςοὗτινος
ὅτου
Dᾧτινι
ὅτῳ
ᾗτινιᾧτινι
ὅτῳ
Aὅντιναἥντιναὅτι
PluraleMaschileFemminileNeutro
Nοἵτινεςαἵτινεςἅτινα
ἄττα
Gὧντινων
ὅτων
ὧντινωνὧντινων
ὅτων
Dοἷστισι(ν)
ὅτοισι(ν)
αἷστισι(ν)οἷστισι(ν)
ὅτοισι(ν)
Aοὕστιναςἅστιναςἅτινα
ἄττα
DualeMaschileFemminileNeutro
NAὥτινεἅτινεὥτινε
GDοἷντινοιναἷντινοινοἷντινοιν

Note

  • Quando il relativo ha l’accento circonflesso, ὅστις lo mantiene anche nelle forme composte. Il neutro ὅτι, per non confonderlo con la comunissima congiunzione omografa, è talvolta scritto ὅ τι.

La sintassi delle proposizioni relative

In linea generale il pronome relativo riferisce un elemento contenuto nella reggente — l’antecedente (un sostantivo o spesso un dimostrativo) — alla subordinata da esso introdotta. Il pronome relativo concorda in genere e numero con l’antecedente; il caso dipende invece dalla funzione logica assunta dal pronome nella subordinata.

ἄναξ, οὗ τὸ μαντεῖόν ἐστι τὸ ἐν Δελφοῖς, οὔτε λέγει οὔτε κρύπτει ἀλλὰ σημαίνει (Eraclito, 22 B 93 D.-K.), il signore, il cui oracolo [l’oracolo del quale] è a Delfi, non parla né nasconde, ma rivela con segni

In italiano antecedente e pronome relativo tendono ad essere strettamente associati a livello sintattico. In greco, invece, il loro rapporto è meno vincolato.

La prolessi del relativo

Il relativo e con esso la proposizione relativa precedono l’antecedente grammaticale.

μῦθος δηλοῖ ὅτι πολλάκις, μὴ τέχνη παρέσχε, ταῦτα τύχη ἐδωρήσατο (Esopo, Favole 21.3.7), la favola mostra che spesso la sorte dona ciò che l’arte non fornisce

L’attrazione del relativo

Il pronome relativo può essere ‘attratto’ nel caso dell’antecedente (attrazione diretta) oppure l’antecedente può essere ‘attratto’ nel caso del relativo (inversa).

μεμνῆσθαι τῆς ἀρετῆς ἧς [in luogo di ἣν] καταλελοίπασιν (Iperide, Epitafio 41), ricordarsi della virtù che essi hanno lasciato [attrazione diretta]

ἐκ δὲ τεκμηρίων ὧν [in luogo di ] ἐπὶ μακρότατον σκοποῦντί μοι πιστεῦσαι ξυμβαίνει οὐ μεγάλα νομίζω γενέσθαι (Thuc. 1.2.1), in base alle prove che esaminando molto indietro nel passato mi capita di ritenere attendibili [attrazione diretta]

εἰς δὲ ἣν ἀφίκοντο κόμην μεγάλη ἦν (Senofonte, Anabasi 4.4.2) il villaggio a cui giunsero era grande  [attrazione inversa]

Il nesso relativo

Il pronome relativo, in genere all’inizio di periodo, è tale solo in apparenza e non si riferisce a un antecedente all’interno del periodo: esso riveste in realtà la funzione di semplice dimostrativo.

Altri usi notevoli

Molto frequente è la stretta associazione fra il verbo εἰμί (in funzione reggente) e una relativa. Alla traduzione letterale — “vi è colui che” — si può in genere sostituire la resa con un pronome indefinito — “qualcuno”, “alcuni”.

ἔσθ’ ὅστις ἀμϕισβητήσειε; (Plat. Resp. 502b2) qualcuno potrebbe obiettarlo?

ἔτι δὲ καὶ ἐν τοῖς βαρβάροις ἔστιν οἷς νῦν, καὶ μάλιστα τοῖς Ἀσιανοῖς, πυγμῆς καὶ πάλης ἆθλα τίθεται, καὶ διεζωμένοι τοῦτο δρῶσιν (Thuc. 1.6.5)


Altri pronomi-aggettivi relativi, interrogativi, indefiniti

Relativi

  • ὅσος, η, ον quanto grande, quanto, tutto quello che
  • οἷος, α, ον quale

Interrogativi

  • πόσος, η, ον quanto grande?
  • ποῖος, α, ον quale?
  • πότερος, α, ον quale dei due?

Indefiniti

  • ποσός, ή, όν di una certa quantità
  • ποιός, ά, όν di una certa qualità
  • δεῖνα un tale (generalmente indeclinabile, anche se sono noti un gen. δεῖνος e un dat. δεῖνι)
  • ἄλλος, η, ο altro (fra molti)
  • ἕτερος, α, ον altro (fra due)
  • ἄμφω (ambedue)
  • ἀμφότερος, α, ον l’uno e l’altro (di due)
  • ἑκάτερος, α, ον ciascuno (di due)
  • ἕκαστος, η, ον ciascuno (di molti)
  • οὐδέτερος, α, ον nessuno dei due
Dimostrativoτοῖος, α, ον
tale
τόσος, η, ον
tanto
τηλίκος, η, ον
di tale età/grandezza
τότε
allora
Relativoοἷος, α, ον
quale
ὅσος, η, ον
quanto
ἡλίκος, η, ον
quanto (in età/grandezza)
ὅτε
quando
Indefinitoποιός, ά, όν
di una certa qualità
ποσός, ή, όν
di una certa quantità
πηλίκος, η, ον
di una certa età/grandezza
ποτε
in un certo tempo
Interrogativoποῖος, α, ον
quale?
πόσος, η, ον
quanto grande?
πηλίκος, η, ον
di quale età/grandezza?
πότε
quando?

Per i relativi sono noti anche ὁποῖος, ὁπόσος, ὁπηλίκος e ὁπότε.


Il pronome reciproco

Significa “l’un l’altro”, “reciprocamente”, “a vicenda”. Non ha nominativo e si declina come un aggettivo difettivo della prima classe. Εἰς ἀλλήλους, ad esempio, va tradotto “gli uni verso gli altri”.

 MaschileFemminileNeutro
 οἵτινεςαἵτινεςἅτινα
ἄττα
Gἀλλήλων
Dἀλλήλοιςἀλλήλαιςἀλλήλοις
Aἀλλήλουςἀλλήλαςἄλληλα