Alcune proposizioni secondarie

Sintassi: l’infinito sostantivato

L’infinito può comportarsi come un sostantivo di genere neutro e, come tale, può svolgere nella frase tutte le funzioni che possono essere assunte da un sostantivo. In questo senso esso è spesso impiegato nella formazione delle proposizioni avverbiali implicite. Di solito è preceduto dall’articolo; quando l’infinito sostantivo funge da soggetto o da oggetto esso può essere impiegato con o senza l’articolo.

Il genitivo dell’infinito sostantivato può avere valore finale:

τοῦ τὰς προσόδους μᾶλλον ἰέναι αὐτῷ (Thuc. 1.4), perché più facilmente gli pervenissero i tributi


Sintassi: le proposizioni infinitive

L’infinito, oltre che nell’uso sostantivato, può essere impiegato con un suo proprio soggetto, di norma in accusativo. Ciò dà luogo alla proposizione infinitiva, che può anch’essa essere impiegata in varie funzioni (soggettiva, oggettiva, causale, e così via). Più specificamente, le proposizioni sostantive (soggettive e oggettive) sono rette dai verbi che significano “dire” (verba dicendi, verba declarandi), “pensare”, “ritenere” (verba existimandi), “volere”, da alcune forme impersonali (δεῖ, πρέπει, χρή) e dalle espressioni del tipo “è necessario/bello/brutto/giusto” ecc. (ἀνάγκη, καλόν, αἰσχρόν, δίκαιόν ἐστι, κτλ.).

Se il soggetto dell’infinitiva coincide con il soggetto della reggente, in greco esso tende a essere sottinteso e i complementi ad esso riferiti (nome del predicato oppure complemento predicativo del soggetto) sono in nominativo.

λέγω ἀγαθὸς εἶναι, dico di essere buono



Sintassi: le proposizioni dichiarative 

Esplicite: ὅτι, ὡς + indicativo.

Implicite: proposizione infinitiva.


Sintassi: le proposizioni temporali

Esplicite: ὡς, ὅτε (“quando”) + indicativo.

L’aoristo indicativo spesso indica anteriorità della temporale rispetto alla reggente.

Implicite:infinito sostantivato preceduto da preposizione; participio congiunto.



Sintassi: le proposizioni consecutive

Esplicite: ὥστε, ὡς + indicativo (conseguenza generalmente ritenuta reale).

Implicite:ὥστε, ὡς + infinitiva (conseguenza generalmente ritenuta immaginata o eventuale).

περὶ τούτου γὰρ μόνου τοῦ ἀδικήματος καὶ ἐν δημοκρατίᾳ καὶ ὀλιγαρχίᾳ ἡ αὐτὴ τιμωρία τοῖς ἀσθενεστάτοις πρὸς τοὺς τὰ μέγιστα δυναμένους ἀποδέδοται, ὥστε τὸν χείριστον τῶν αὐτῶν τυγχάνειν τῷ βελτίστῳ (Lys. 1.2), …cosicché l’uomo più modesto si trovi nella stessa condizione dell’uomo più nobile

Se il soggetto dell’infinitiva coincide con quello della reggente viene sottinteso, altrimenti compare in accusativo.

La proposizione consecutiva è spesso anticipata nella reggente dall’avverbio οὕτω(ς) o da aggettivi come τοῖος, τόσος, τοσοῦτος. In greco questi antecedenti posso anche essere notevolmente distanti dalla consecutiva; in italiano si preferisce invece non frapporvi troppa distanza.

Come si è visto a proposito del comparativo, quando è seguito da una consecutiva (introdotta da ἢ ὥστε/ὡς e in genere all’infinito) esso denota una sproporzione (“troppo … perché/per”).



Sintassi: il periodo ipotetico

 Apodosi (reggente)Protasi (subordinata) (εἰ)
Realtà (I)tutti i tempi dell’indicativo tutti i modi delle proposizioni indipendenti (tranne, ovviamente, l’indicativo irreale) negazione οὐεἰ + indicativo εἰ + ottativo (a indicare azione ripetuta) negazione μή
Eventualità (II)
L’ipotesi è prospettata come eventuale, rispetto alla quale la reggente appare enunciare un’azione certa o necessaria.
indicativo (futuro o presente) imperativo ottativo potenziale negazione οὐἐάν [<εἰ ἄν] (ἤν, ἄν) + congiuntivo negazione μή
 ταύτην γὰρ ἐμαυτῷ μόνην ἡγοῦμαι σωτηρίαν, ἐὰν ὑμῖν εἰπεῖν ἅπαντα δυνηθῶ τὰ πεπραγμένα (Lys. 1.5).
Possibilità (III)ottativo + ἄν negazione οὐεἰ + ottativo negazione μή
 Εὖ γὰρ οἶδ’ ὅτι, εἰ τὴν αὐτὴν γνώμην περὶ τῶν ἄλλων ἔχοιτε, ἥνπερ περὶ ὑμῶν αὐτῶν, οὐκ ἂν εἴη ὅστις οὐκ ἐπὶ τοῖς γεγενημένοις ἀγανακτοίη, ἀλλὰ πάντες ἂν περὶ τῶν τὰ τοιαῦτα ἐπιτηδευόντων τὰς ζημίας μικρὰς ἡγοῖσθε (Lys. 1.1). Εἰ δὲ βούλοιο ξένον ποιῆσαι ὑποδέχεσθαι σεαυτόν, ὁπότε ἔλθοις εἰς τὴν ἐκείνου, τί ἂν ποιοίης; (Xen. Mem. 2.3.13), Se tu volessi fare in modo che uno straniero ti accogliesse, qualora tu giunga nella sua terra, che cosa faresti?
Irrealtà (IV) Tanto l’ipotesi quanto la conseguenza sono prospettate come impossibili a realizzarsi, nel presente (impf.) o nel passato (aor., ppft.).indicativo dei tempi storici (impf., aor., ppft.) + ἄν indicativo impf. con le locuzioni che indicano dovere o necessità (e.g. ἔδει, (ἐ)χρῆν) negazione οὐεἰ + indicativo dei tempi storici (impf., aor., ppft) negazione μή
 εἰ γὰρ τέχνῃ οἷός τε ἦσθα, καὶ περὶ τῶν ἄλλων ποιητῶν ἁπάντων λέγειν οἷός τ’ ἂν ἦσθα (Plat. Ion 532c), se tu fossi capace (di parlare) per arte, saresti capace di parlare anche di tutti gli altri poeti. δῆλα γὰρ δὴ ὅτι, εἰ μὴ αὐταὶ ἐβούλοντο, οὐκ ἂν ἡρπάζοντο (Hdt. 1), è chiaro che se non lo avessero voluto non sarebbero state rapite. οὐκ ἂν οὖν νήσων ἔξω τῶν περιοικίδων (αὗται δὲ οὐκ ἂν πολλαὶ εἶεν) ἠπειρώτης ὢν ἐκράτει, εἰ μή τι καὶ ναυτικὸν εἶχεν (Thuc. 1.9.4), non avrebbe potuto dominare le isole […] se non avesse avuto una flotta.

Esercizio 37.1

Traduci le seguenti frasi:

  1. Ἀνάχαρσις ὁ Σκύθης τὴν ἀγορὰν λέγει τόπον εἰς τὸ ἀλλήλους ἀπατᾶν καὶ πλεονεκτεῖν.
  2. Ἐὰν θελήσῃς χρημάτων σωροὺς ἔχειν, σωροὺς ἔχειν δεῖ καὶ καλῶν φρονημάτων.
  3. Ἀνὴρ ὀλιγολόγος εὔστοχός ἐστι ἐν τῷ λέγειν.
  4. Θαρραλέους πρέπει εἶναι τοὺς στρατιώτας πρὸς τοὺς πολεμίους.
  5. Νόμοις ἕπεσθαι τοῖς ἐγχώροις καλόν.
  6. [Ὧν] χρὴ [μεμνημένους] διαμάχεσθαι ὅσον ἂν δύνησθε καὶ μὴ ἐξωθεῖσθαι ἐς αὐτήν, ἀλλὰ ξυμπεσούσης νηὶ νεὼς μὴ πρότερον ἀξιοῦν ἀπολύεσθαι ἢ τοὺς ἀπὸ τοῦ πολεμίου καταστρώματος ὁπλίτας ἀπαράξητε.
  7. Τῶν ἀνθρώπων οἱ χρεωφειλέται μέχρι μὲν τὰ ἀλλότρια ἔχουσι χρήματα, δοκοῦσί τινες εἶναι, ἐπειδὰν δὲ αὐτὰ ἀποδώσωσιν, ὁποῖοι ἐξ ἀρχῆς ἦσαν εὑρίσκονται.
  8. Εἰ κατασταίην εἰς ἔλεγχον καὶ λόγον, δυνηθείην ἂν ἐπιδεῖξαι πάντας ἀνθρώπους πλείους ἐπιστήμας ἔχοντας διὰ τῆς ἀκοῆς ἢ τῆς ὄψεως, καὶ μείζους πράξεις καὶ καλλίους εἰδότας ἃς παρ’ ἑτέρων ἀκηκόασιν ἢ ‘κείνας αἷς αὐτοὶ παραγεγενημένοι τυγχάνουσιν.
  9. Ἢν γὰρ μὴ ἡμεῖς ἴωμεν ἐπὶ τοὺς πολεμίους, οὗτοι ἡμῖν ὁπόταν ἀπίωμεν ἕψονται καὶ ἐπιπεσοῦνται.
  10. Δόξει τις ἀμαθεῖ σοφὰ λέγων οὐκ εὖ φρονεῖν.
  11. Ζήνων ὁ Ἐλεάτης ὑπὸ τοῦ τυράννου στρεβλούμενος, ὅπως εἴποι τοὺς συνωμότας· ‘εἰ γὰρ ἦσαν’ εἶπεν <‘οὐκ ἂν> ἐτυράννεις’.
  12. Εἰ βούλει πλούσιον Πυθοκλέα ποιῆσαι μὴ χρημάτων προστίθει, τῆς δὲ ἐπιθυμίας ἀφαίρει.