L’apofonia

Il greco, come altre lingue indoeuropee, varia la quantità o il colore vocalico all’interno di alcune radici per la formazione di sostantivi e di temi verbali (cf. l’inglese drink / drank / drunk).

Quando varia solo la quantità si distingue tra grado breve (es. ἔθος, “abitudine”) e grado lungo (ἦθος, “carattere”). Quando varia la qualità o il colore della vocale si distingue tra grado E o grado normale (es. στέλλω, “io invio”), grado O o grado forte (ἡ στολή, “la spedizione”) e infine grado zero, caratterizzato dall’assenza di vocale o dalla presenza di un alpha di appoggio per rendere possibile la pronuncia (ἔσταλμαι, “venni inviato”, perfetto indic. m.-p.).

Nel greco l’apofonia contribuisce alla versatilità lessicale di radici composte da due o tre consonanti e un elemento vocalico.

[τρxφ-]τρέφω nutro (pres.)τροφός nutriceἐτράφην crebbi (aor. p.)
xκ-]ἔτεκον generai (aor.)τοκεύς genitoreτίκτω genero (pres.)
(<*τίτκω)
xρθ-]πέρθω saccheggio (pres.)πτολίπορθος saccheggiatore di cittàἔπραθον distrussi (aor.)
[ἀγxρ-]ἀγείρω (< *ἀγερ-jω) raduno (pres.)ἀγορά piazzaἀγρόμενος radunando (aor. part.)
[(ϝ)xικ-](ϝ)εἶκε era opportuno(ϝ)ἔ(ϝ)οικε è opportuno (pf.)(ϝ)ἐ(ϝ)ΐκτην erano simili (ppf. duale)
[(ϝ)xιδ-](ϝ)εἴδομαι appaio (pres.)(ϝ)οἶδα so (pf.)(ϝ)δμεν sappiamo (pf.)
xιπ-]λείπω lascio (pres.)λέλοιπα ho lasciato (pf.)ἔλιπον lasciai (aor.)
xρκ-]δέρκομαι vedo (pres.)δέδορκα ho visto (pf.)ἔδρακον (<*dṛk-) vidi (aor.)
δράκων serpente, drago
xρ-]μείρομαι (<*smerj-) ricevo in sorteμοῖρα (<*morja) parte, sorteεἵμαρται (<*sesmṛ-) è stabilito dalla sorte (pf.)
xνθ-]πένθος luttoπέπονθα ho sofferto (pf.)ἔπαθον (<*pṇth-) soffrii (aor.)
xν-]μένος vigoreμέμονα sono impaziente (pf.)μεμαώς, μέμαμεν (<*memṇ-) infuriamo (pf.)
[γhwxν-]θείνω (<*then-jo) colpisco (pres.)φόνος assassinioἔπεφνον, πέφαται (<*pephṇ-) è ucciso (pf.)

L’apofonia ha un ruolo ben definito nella flessione di alcuni tipi di sostantivi della terza declinazione. Alcune radici verbali, inoltre, nella coniugazione mostrano diversi gradi apofonici nella formazione dei temi temporali, cioè dei temi impiegati nei tempi diversi dal presente.